I primi pannelli sottovuoto, V.I.P. (Vacuum Insulation Panel) vennero sviluppati nei primi anni settanta dall'azienda tedesca Linde Ag. Il campo di applicazione allora era soprattutto quello dei frigoriferi e congelatori industriali e civili.
Questi pannelli isolanti, vista la particolarità del sottovuoto, hanno conduttività termiche bassissime, variabili dallo 0,004 al 0,008 W/mK. Se consideriamo che un ottimo pannello in poliuretano raggiunge i 0,023 W/mK, capiamo quanto sia basso il valore che si ha con i pannelli sottovuoto
I pannelli isolanti sottovuoto sono formati da silice pirogenica o ultimamente da aerogel, materiale nanoporoso; viene tolta tutta l'aria, da qui sottovuoto. Questi pannelli sottovuoto sono chiusi ermeticamente con più strati di Alluminio, Pet o Nylon, impermeabile o resistente alla pressione.
Un requisito importante per tutti i pannelli isolanti è la durata del tempo. Per quanto riguarda i pannelli sottovuoto molto dipende dalla saldatura degli strati superficiali che racchiudono il vero e proprio nucleo isolante. Le prove affettuate sui pannelli di ultima generazione, soprattutto in aerogel, dimostrano la resistenza sino a 40-50 anni del mantenimento del vuoto.
Si deduce che tali pannelli avranno un notevole sviluppo nell'isolamento termico sia degli edifici -in particolare nelle ristrutturazioni dove gli spazi interni sono sempre più da salvaguardare- sia in parete, sottopavimento e nei tetti piani pedonabili.
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